martedì 31 gennaio 2012

precisazioni sulla lettera aperta del 20 gennaio - part-time - telelavoro (FSI 31-01-2012)

Cari colleghi,
in merito alla "lettera aperta" inviata alla Direzione ed inoltrata ai lavoratori il giorno 20 gennaio è doveroso fare delle opportune precisazioni;

premesso che FSI E' E SARA' SEMPRE favorevole a qualsiasi ipotesi di crescita del personale a qualsiasi livello o profilo appartenga, cosa si intende contestare è quella che a nostro avviso costituisce una manovra strumentale che l'Amministrazione compie al solo scopo di creare una corsia preferenziale a favore di pochi; la nostra valutazione si basa su una lettura analitica del documento e sul fatto che non mancano precedenti illustri in materia, con dinamiche molto simili e nei confronti delle quali FSI, in perfetta solitudine, aveva avuto molte ragioni per avanzare in passato le proprie critiche.

Cerchiamo quindi di spiegare meglio il vero scopo di questa nostra precisazione:

Nel documento "Elementi essenziali del piano di riposizionamento di ARPA Piemonte 2011 – 2013", al paragrafo "La dotazione organica" vengono illustrate la motivazioni che hanno portato a ridimensionare la dotazione organica del 2005 in quella  approvata con DDG 12370 del 28 novembre scorso; leggendo la tabella che compara il personale in servizio al 1° novembre e quello previsto nella nuova dotazione organica risulta un salto negativo di 277 unità, di cui:
- 71 B/Bs,
- 68 C,
- 87 D/Ds,
- 51 dirigenti;      fin qui è tutto chiaro. 

Facciamo un salto indietro, al paragrafo precedente dal titolo "Il ruolo e gli incarichi dirigenziali"; a pag. 13 viene dettagliata la situazione in essere degli incarichi dirigenziali con l'evidenziazione di 21 posti vacanti , nella descrizione che segue le varie tabelle si dice: "si rende indispensabile dare avvio già nel corso dell'anno 2012 ad un progressivo recupero del differenziale tra dirigenti presenti e dirigenti necessari" tale frase è preceduta però dalla seguente affermazione, che secondo noi assume particolare rilevanza nella valutazione complessiva del problema: "alcuni degli incarichi gestionali vacanti potranno essere coperti anche mediante un diverso impiego della dirigenza oggi titolare di incarico professionale, previa verifica circa la ricorrenza delle attitudini, da effettuarsi con il coinvolgimento degli organismi di valutazione".

Quindi gli incarichi dirigenziali da conferire non sono 51, neanche 21 ma un numero indefinito, molto inferiore alle cifre che una lettura superficiale potrebbero far supporre (d'altronde la situazione dei conti non consente di fare altre ipotesi) .

Ciò che FSI contesta e chiede è:
perché viene data evidenza quale priorità per il regolare funzionamento di Arpa all'attivazione del reclutamento di  quella che, a conti fatti, è una quantità indefinita ma esigua (seppur costosa!) di dirigenti  e non viene invece rimandato tutto a dopo la riorganizzazione, quando, in virtù della definizione della dotazione organica di struttura sarebbe possibile stabilire, in un quadro complessivo, tutte le carenze di figure professionali ad ogni livello, che non sono e non possono essere solo quelle poche unità di dirigenti?

Tutto questo non può non generare il sospetto che ci siano ben altre esigenze da soddisfare, molto diverse da quelle dichiarate, ossia la creazione, attraverso un accorto dispositivo teorico che funge da specchietto per le allodole di quella "corsia preferenziale" a cui accennavamo all'inizio…..

 Se l'Amministrazione davvero perseguisse un obiettivo di miglioramento, non potrebbe che compiere questo percorso:

1) individuazione della dotazione organica delle strutture a seguito della riorganizzazione;
2) conseguente definizione della necessità di personale A TUTTI I LIVELLI e in ogni singola struttura;
3) enunciazione chiara delle reali implementazioni di personale da operare (a prescindere dai numeri teorici della dotazione organica generale) e in quale modo si intende fare fronte a tali esigenze. 

     Ognuno è legittimato ad aspirare al riconoscimento della propria esperienza e della propria professionalità; FSI in Arpa in questi 4 anni ha fatto di questo principio una sua bandiera e non lo rinnega; coerentemente NON PUÒ ACCETTARE  l'ennesimo stratagemma per favorire singoli o piccoli gruppi.

Pertanto FSI GARANTISCE  fin da ora che i propri rappresentanti che verranno eletti nelle RSU si impegneranno per portare  avanti le aspettative dei colleghi di TUTTI I PROFILI AD OGNI LIVELLO.

           
TRATTATIVA SU REGOLAMENTO TELELAVORO  E PART-TIME

Ieri si è svolto il tavolo tecnico che prevedeva la discussione della bozza sulla nuova regolamentazione prevista dalla normativa "Brunetta" in materia di part-time.

Le parti hanno convenuto una serie di aggiustamenti, tra gli altri in materia di flessibilità oraria.

È emerso da fonte sindacale che circolano voci in ordine ad un uso anticipato, perciò illegittimo, da parte di alcuni dirigenti di struttura della bozza che è attualmente in fase di contrattazione tra le parti, suscettibile quindi di significative modifiche.
In ogni caso si andrà ad una definizione del documento definitivo e della relativa stipula dell'accordo in tempi che auspichiamo brevi.

In quanto al telelavoro a distanza e a domicilio si dovrebbe andare ad una chiusura dell'accordo in tempi brevissimi.
Vi aggiorneremo in merito.

Cordiali saluti.

redatto a cura del
coordinamento Arpa
    FSI-USAE

 
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